Oggi parliamo del
Tarassaco (Taraxacum officinalis)
Il Tarassaco, anche detto Dente di Leone, Soffione o Piscialletto (in Toscana).
Si tratta di una Pianta erbacea conosciutissima, cresce un po’ dappertutto, ha un rizoma cilindrico a fittone, le foglie sono raccolte in una rosetta basale, pennatopartite e si riconoscono dalle altre specie simili per l’apice triangolare ; i fiori invece sono di un color giallo-dorato, sono capolini portati da peduncoli cavi a volte rossicci. Questi fuori possiamo vederli riempire gli incolti, i cigli delle strade, i bordi dei campi in primavera e in tutto il periodo estivo con una vera e propria esplosione di colore . Si trasformano a maturazione nei famosi Soffioni, i frutti invece, che altro non sono che acheni grigiastri, compressi, prolungati in un filamento terminante all’apice con il pappo, che nel loro insieme formano una sfera, la quale abbandona i semi al vento che li porta ovunque.
Tutta la pianta , quando viene spezzata emette un lattice biancastro. Tutti i bimbi cresciuti in campagna hanno giocato a raccogliere e a soffiare i sui frutti o a mettere gli steli dei fiori in un bicchiere di acqua fredda per fare i ricciolini, infatti tagliuzzando verticalmente il gambo in tante striscioline e immergendoli in acqua tendono ad arricciarsi; erano giochi semplici della mia infanzia, oggi forse non più di moda, ma secondo me andrebbero recuperati per far sviluppare nei bimbi la conoscenza e quindi il rispetto della natura.
Utilizzo
Ma torniamo a noi, la pianta si usa tutta:
- Il rizoma va raccolto preferibilmente in autunno e si può consumare cotto oppure si può mettere una decina di giorni spezzettato in acquavite ottenendo una tintura dalle proprietà depurative del fegato, coleretiche, colagoghe, digestive, diuretiche e depurative in generale. Si può anche essiccare e usarlo poi per fare decotti. In tempi di carestia le radici seccate e tostate e macinate, venivano usate per fare una sorta di caffè.
- Le foglie, vanno raccolte in primavera, si possono consumare crude in insalata o cotte insieme ad altre erbe di campo da usare come contorni o come pieni di pasta e torte salate. Hanno proprietà depurative, diuretiche e lassative.
- I fiori si possono mettere come decorazione nelle insalate miste, ma raccolti in boccio si possono cucinare come i capperi mettendoli sott’aceto o sott’olio. Si possono usare anche per farci una sorta di conserva dolce che somiglia nell’aspetto e nel sapore al miele e usarla poi per dolcificare tisane o macedonie Ho trovato anche una vecchia ricetta che consiglia di usare l’infuso dei fiori come tonico per schiarire le efelidi.
Proprietà
Fiori e foglie contengono vitamine A, C,D, B1 e B2. Da notare che il contenuto di vitamina A a parità di peso è più alto di quello contenuto nella carota. Le radici contengono triterpeni, steroli, zuccheri, aminoacidi, pectine, inuline eccetera.
È una pianta generosa, molto utile specialmente a fine inverno/inizio primavera, come depurativo per preparare l’organismo al cambio di stagione.
Spero che l’articolo vi sia piaciuto, alla prossima!
Articolo di : Alessandra Coli
Pubblicato il 12-04-2022