Oggi parliamo dell’
Alloro (Laurus nobilis)
L’Alloro è una bella pianta arborea, che se lasciata crescere liberamente, può raggiungere anche i 10 metri di altezza; fa parte della macchia mediterranea a livello spontaneo, ma viene usato tantissimo anche nei giardini per formare siepi sempre verdi, dalle foglie verdi scure brillanti, lucide sulla pagina superiore e opaca su quella inferiore.
Il frutto è una drupa, somiglia a una piccola oliva, è di colore nero lucente quando è maturo, i fusti dei rami giovani sono verdi mentre sui rami più vecchi sono cinerei scuri. Tutte le parti della pianta, se stropicciate, emanano un intenso profumo a causa dell’abbondante contenuto di olii essenziali.
Le parti utilizzate sono principalmente le foglie, che si possono raccogliere durante tutto l’anno e per uso esterno invece, possiamo usare anche i frutti che si raccolgono in ottobre/novembre quando sono ben maturi.
Le foglie sono sempre state usate in cucina oltre che per l’aroma gradevole che conferiscono ai cibi, per il loro alto potere battericida e fungicida che contribuisce a non farli andare a male.
Usi e proprietà
Gli estratti delle foglie hanno proprietà espettoranti, antireumatiche, diuretiche, sudorifere, carminative, quindi si possono usare per digerire, per togliere l’aria dalla pancia e per preparare unguenti antidolorifici.
Con la polpa delle bacche si può preparare un oleolito ottimo per massaggi antidolorifici e per curare le contusioni.
Curiosità
Anticamente veniva usato per incoronare poeti e condottieri, da cui deriva il nome nobilis; ancora oggi si usa per i laureati e il nome laurea viene proprio dall’uso di questa pianta.
I contadini stropicciavano le foglie fresche sulle piccole ferite e i tagli a mò di disinfettante mentre le massaie appendevano mazzetti di foglie nelle dispense e nelle stanze, per allontanare insetti e scarafaggi.
Alla prossima! Ho in serbo per voi un’ottima ricettina! Vi aspetto!
Articolo di : Alessandra Coli
Pubblicato il 22-02-2022